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Nativity

Nativity è un balletto contemporaneo multimediale che racconta la Natività di nostro Signore con un taglio attuale pur sempre nel rispetto della tradizione cristiana. E’ la rievocazione artistica del più grande avvenimento della storia: la nascita a Betlemme, in Palestina, di Gesù, il “Salvatore del mondo”. E’ una rappresentazione simbolica che ripropone visivamente importanti valori morali dell’umanesimo cristiano: la sacralità della vita umana nascente, della maternità della donna e della famiglia; la pari dignità delle persone umili, i pastori, chiamati per primi ad incontrare Gesù bambino e a ricevere il suo annuncio di salvezza; la generosità nell’aiutare chi è nel bisogno, come virtù anche dei poveri; la pace e la pacifica convivenza fra popoli diversi.
La nascita di Gesù avvenne in circostanze drammatiche, con problematiche che non sono esclusive di duemila anni fa ma purtroppo sempre attuali: Dio volle farsi uomo nascendo come un povero figlio di immigrati senza casa, costretti prima a cercare alloggio in una stalla, “perche non c’era posto per loro nell’albergo, e poi a rifugiarsi da clandestini in Egitto per sottrarsi ad una persecuzione

assassina (quella del re Erode che ordinò la “strage degli innocenti”, cioè di tutti i bambini di Betlemme dai due anni in giù). L’albergo in cui “non c’era posto” per una madre in procinto di partorire (e nessuno le cedette il suo) è simbolo dell' egoismo, mentre la “mangiatoia” in cui Maria “depose” il Bambino appena nato è un invito a immedesimarsi nelle gravi difficoltà in cui versano tante persone povere.
Accompagnata da testi liberamente ispirati a scritti di Don Tonino Bello, da musiche

coinvolgenti e dalle scenografie magiche di Aldo De Lorenzo, l’opera racconta dall’Annunciazione a Maria fino alla nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
In una avvincente combinazione fra danza contemporanea e acrobatica, musiche e videoproiezioni, i personaggi di una storia tanto lontana prendono vita attraverso i corpi dei danzatori.


 
 
 
 
 
 
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